VINO DEGLI ORTI

2021 | Venezia Giulia IGT Bianco

Tipo di vino: bianco
Uve:  Pinot Grigio, Pinot Bianco, Friulano
Comune di produzione: Gorizia, San Floriano del Collio
Zona di produzione: Isonzo, Collio

VIGNETO
Tipologia del terreno: poco profondo, con scheletro abbondante, ciottoloso, origine eocenica costituita da marne ed arenarie stratificate
Sistema di allevamento:  doppio capovolto, guyot
Densità di impianto: 3.000/5.700 ceppi /ha
Età media delle viti in produzione:  39 anni
Epoca e conduzione della vendemmia: prima decade di ottobre

VINIFICAZIONE
Diraspapigiatura

Macerazione pellicolare a freddo:
8°-10° C 
Illimpidimento:
 statico a freddo
Temperatura di fermentazione: 16°-20° C
Lieviti: 
selezionati
Fermentazione malolattica:
  non svolta
Elevage:
9 mesi sui lieviti
Illimpidimento:
naturale
Imbottigliamento: 
29 giugno 2022
Affinamento:
18 mesi in bottiglia

DATI TECNICI
Grado alcolico: 13,11% in vol
Acidità totale: 
6,31 g/l
pH:
3,18

Miglior picco evolutivo in: 5 anni
Capacità di affinamento in: 10 anni

Gennaio e febbraio hanno registrato temperature nella norma e un’ottimale quantità di precipitazioni. A marzo le temperature erano instabili e accompagnate da una scarsa quantità di pioggia. A metà mese è iniziato il pianto della vite. Il 7 e 8 aprile ricordiamo le gelate tardive che hanno colpito gli alberi da frutto; questo fenomeno, fortunatamente, non ha portato a danni importanti per la vite.

Verso la seconda metà di aprile è cominciato il germogliamento, a partire dalle varietà di Chardonnay, Sauvignon e Tocai Friulano. Il mese di maggio 2021, assieme al maggio 2019, è stato uno dei più freddi degli ultimi 30 anni e risulta essere il più fresco dal 1991. Nel mese di giugno e luglio le temperature sono salite ed è stata registrata poca pioggia. La fioritura, iniziata nella prima settimana di giugno, si è conclusa rapidamente grazie alla buona disponibilità idrica dei terreni. L’invaiatura era in ritardo rispetto al 2020, infatti gli acini hanno cominciato a cambiare colore a fine luglio – inizio agosto. Agosto ha presentato temperature nella media. Le prime due settimane di settembre sono state caratterizzate dall’assenza di pioggia e pertanto siamo riusciti a raccogliere gran parte delle uve a bacca bianca nelle migliori condizioni climatiche. Anche gli ultimi tre mesi dell’anno hanno presentato un deficit nella pluviometria.

Il 2021 ha regalato una qualità delle uve molto buona, in particolare per le uve a maturazione media e medio-tardiva. Anche il pH e l’acidità si sono mantenuti a livelli buoni grazie alle escursioni termiche che hanno caratterizzato l’ultima fase della maturazione.

ANNATE PRECEDENTI

2020

I primi mesi del 2020 hanno registrato pochi giorni di pioggia e temperature al di sopra della norma, fatta eccezione per alcune precipitazioni a inizio marzo. A metà marzo ha avuto inizio in maniera irregolare il pianto della vite, a causa della siccità dei mesi invernali. Nelle prime ore del mattino dei giorni 1 e 2 aprile 2020, su gran parte delle zone di fondovalle si sono registrate temperature inferiori a 0 °C. Fortunatamente molte varietà non erano ancora germogliate e pertanto non sono stati osservati danni particolari nei nostri vigneti.

Grazie al repentino rialzo delle temperature è incominciato anche il germogliamento. Nei mesi di maggio e giugno si sono registrate piogge ben distribuite, che non hanno disturbato la fioritura, avvenuta intorno al 18 maggio e conclusasi a fine mese. A giugno le temperature sono aumentate. L’invaiatura è avvenuta a luglio, in anticipo rispetto all’anno precedente. Agosto ha presentato temperature e piogge nella media.

La nostra vendemmia 2020 è cominciata il 2 settembre con la varietà Pinot Grigio ed è terminata il 30 settembre con il Merlot. Gli ultimi mesi dell’anno hanno registrato un cumulo pluviometrico importante.

Ricordiamo questa annata per l’alta qualità delle uve, con un ottimo equilibrio tra zuccheri e acidità e interessanti espressioni aromatiche. I vini presentano freschezza ed eleganza nei primi anni e un ottimo potenziale di invecchiamento.

2018

L’annata 2018 ha avuto un buon inizio di stagione, con temperature al di sopra della media nel periodo del germogliamento. Questo innalzamento termico, verificatosi a partire da metà aprile, ha comportato un rapido accrescimento vegetativo e, successivamente, una fioritura breve e anticipata di circa 15 giorni rispetto alla media storica.

In seguito, nel periodo tra maggio e luglio, c’è stato un andamento climatico molto positivo, caratterizzato da una distribuzione regolare delle piogge (importanti soprattutto a giugno per la fase di accrescimento e ingrossamento degli acini) e con temperature al di sopra della media climatica. I primi accenni di invaiatura sono stati rilevati nelle zone precoci nei primi giorni di luglio, in anticipo di due settimane rispetto al dato medio storico per la zona.

Il caldo record di fine luglio e della prima decade di agosto ha fortemente condizionato il processo di maturazione dell’uva, tutto sommato ottimale per la vite, e ha permesso di ottenere un’uva perfettamente sana alla vendemmia. Fondamentale, inoltre, in questo periodo è stata la presenza di notevoli escursioni termiche, che hanno favorito la sintesi di composti aromatici.

Si ricorda la vendemmia 2018 anche per il clima perfetto di settembre, che ha consentito l’ottimale maturazione anche delle uve rosse. L’annata 2018 esprime da un punto di vista qualitativo un carattere di continuità con la precedente, i cui vini bianchi sostanzialmente si sono contraddistinti per un contenuto alcolico moderato, con acidità equilibrata ed un’importante espressività aromatica, in particolare per Friulano e Sauvignon, a garanzia di un’elevata qualità.